Risposta e considerazioni sulle nostre modalità di adozione

In merito alla lettera (che riportiamo sotto) apparsa qualche giorno fa su Il Resto del Carlino di Ferrara, vogliamo rispondere (la risposta è stata mandata anche al quotidiano stesso).

 

Il gatto che questa signora avrebbe voluto adottare non era un gatto del gattile di Ferrara e nemmeno un gatto comunque seguito dalla nostra associazione. La volontaria che ha fatto il preaffido, che è una volontaria che collabora anche con noi, stava in quel caso facendo un preaffido per conto di un’altra associazione o di altri volontari. Per cui già c’è un errore di base, cioè il soggetto a cui viene rivolta l’accusa.

In ogni modo, condividiamo assolutamente la valutazione che è stata fatta dalla volontaria poichè la signora abita su una strada molto trafficata e sceglie di lasciare liberi i suoi gatti di uscire. Siamo contenti che tutti i suoi gatti abbiano la fortuna di essere ancora tutti vivi, come lei afferma, ma sicuramente mai e poi mai daremo in adozione un gatto a qualcuno che sceglie di esporli a un rischio così alto d’investimento.

Ricordiamo che i nostri gatti non vivono nelle gabbie, sono tutti liberi in stanza dotate di recinti. I gatti appena entrati in gattile passano qualche giorno in gabbia in attesa di fare le profilassi sanitarie necessarie per essere liberati insieme agli altri già presenti. Nel nostro gattile, per fortuna, i gatti non stanno male, perciò ci prodighiamo certo per trovare loro casa al più presto ma preferiamo che stiano in gattile un mese in più piuttosto che darli a qualcuno che non riteniamo adatto, la famiglia giusta arriverà di certo.

Infine, sottolineiamo che quella del preaffido e postaffido è una prassi adottata da ogni associazione animalista, a tutela degli animali, di cui l’adottante viene informato e che può accettare o meno, nessuno obbliga qualcuno a farsi aprire la porta di casa. Se una persona vuole adottare l’animale accetta e si concorda insieme data e ora dell’incontro, altrimenti può tranquillamente rifiutare e andare a prendere un animale altrove.

Facciamo circa 400 adozioni all’anno, evidentemente a qualcuno i gatti li diamo.

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