Adottare un gatto adulto: la bellissima testimonianza di Nensi!

Nensi, “mamma” della nostra splendida Soraya, che ora si chiama RiverSong, ci manda la sua testimonianza sulla bellezza di adottare un gatto adulto. Spesso i gatti adulti vengono un po’ snobbati, l’esperienza di Nensi ci aiuta a capire quanto sia meraviglioso accogliere un micio adulto nella propria vita! Grazie mille a Nensi e un bacione a River e Tardis!!

Buon giorno a tutti i lettori.
Questo è periodo di cuccioli. Tutti siamo attratti dagli splendidi batuffoli dai grandi occhi e dal pelo morbido: è facile sciogliersi davanti ad una nidiata di gattini.
Meno facile sciogliersi davanti alla piena, fiera maturità di un gatto adulto, magari non sempre fisicamente perfetto, magari con addosso i segni di una vita non proprio semplice.
Un gatto adulto viene adottato con difficoltà. Vige l’opinione che “un cucciolo lo cresco e lo educo come voglio io”. Non è vero. Un micino ha comunque un suo carattere, che spesso si rivela solo alla fine dello sviluppo. Potrebbe rivelarsi affettuoso, ma anche schivo e diffidente, più selvatico di quando ci si aspettasse. E’ l’indole e il fascino del gatto, del resto.
Un gatto adulto ha una sua storia e un suo vissuto, ma la sua indole è già perfettamente chiara: se apprezza essere toccato, se è facile da manipolare, se ha familiarità con altri gatti o meno, è già noto.
Un micino necessita di una quantità di attenzioni incredibili nei primi sei mesi: è argento vivo, necessita di gioco, presenza e supervisione, ha un’energia inesauribile, a volte sfiancante. Un gatto adulto portato per essere giocherellone continuerà ad essere interessato alle palline e a condividere momenti di gioco con il padrone anche in tarda età. Un micino che non lo è una volta cresciuto perderà interesse per questo tipo di svago.

Ho scelto di adottare la gatta che le sue mamme di A Coda Alta avevano chiamato Soraya: una vera principessa dagli occhi azzurri. Soraya non era più una cucciola. Aveva tre bellissimi cuccioli suoi. Avevo l’idea di dare un’amica a Tardis, la gattina che avevo già in casa, perchè avesse compagnia durante le ore in cui restava sola mentre io e il mio compagno eravamo fuori al lavoro.
La mia scelta è caduta su Soraya e non su uno dei suoi splendidi piccoli perchè sapevo che Tardis, con le sue zampine posteriori funzionanti a metà e la taglia ridotta dal rachitismo patito durante la prima infanzia, non sarebbe mai riuscita ad avere la meglio nei giochi vigorosi con un cucciolo normodotato. Tardis aveva bisogno di una compagna posata e calma, e Soraya si è rivelata immediatamente tale. Dopo l’iniziale diffidenza verso la nuova casa, Soraya si è legata indissolubilmente a me e al mio compagno, a lui in particolare. Che un gatto adulto non possa affezionarsi alla famiglia adottiva è un’affermazione che fa sorridere davanti a Soraya (Che adesso si chiama RiverSong, ma che risponde universalmente al “Mrr!”): lei cerca le coccole. Ogni occasione è buona per saltare in braccio e strusciare il suo bellissimo muso striato contro di noi. I primi giorni ho inviato alle ragazze di A Coda Alta un video, perchè non riuscivo a fotografarla: appena mi vedeva, si strusciava contro di me, alzandosi sulle zampe posteriori per arrivare a smusarmi le mani. Pulita, educata, la calma incarnata.
Un gatto adulto è un vantaggio incredibile per chi non avrebbe il tempo di gestire un cucciolo. E ripaga la gentilezza tre volte in termini di affetto. Un gatto adulto ha già un carattere formato: parlare con le volontarie aiuta ad identificare il micio meglio compatibile con il vostro stile di vita. Fidatevi di loro, sanno quello che fanno, fidatevi dei loro consigli se avete difficoltà.

Un saluto da Soraya/Riversong (allego la foto con cui l’ho conosciuta qui in questo gruppo e che l’ha portata da me così la riconoscete ^_^)

 

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