A tutti i gatti smarriti… un pensiero sentito a tutti i loro compagni umani…

La notte. Oscurità che lascia riposare il mondo. Altra oscurità che fa vivere il mondo. Il gatto. Mistero per ogni occhio che lo vede; luce per i cuori offuscati dalla nebbia della malinconia; calore per tutti i cuori che cercano amore. Non amo particolarmente il mondo di internet, ma so di vivere in un’epoca che non può vivere ormai senza quest’appendice; e, adesso, vivo esprimendo perplessità… ma siamo certi che questo sia il progresso?! Eccolo, contro la virtualità; lo vedo: è un gatto. Lo fisso; mi fissa. Mi guarda gettando su di me i suoi occhi magnetici. Sono rapito dalla sua bellezza. Mi capita di imbattermi in siti che parlano di gatti che si sono persi. Penso al dolore dei compagni umani. Vorrei dire, a chiunque sta affrontando questa sofferenza per l’anima (la scomparsa del micio), di pensare alle tante, tantissime, infinite cose che ha fatto per lui (o lei). Il gatto è curioso (non cattivo, qualità a volte umana), e questa curiosità lo può portare a fare cose, come quella di allontanarsi.

Fa più male non sapere se sta bene il micio, ovunque si trovi, che immaginare che abbia trovato riparo… e la mente non fa che logorarsi al pensiero di non sapere. È un bene che esistano siti che parlano di quelle meraviglie a quattro zampe, più pelose di me, che si sono perse.
Voglio lanciare un pensiero a tutti i gatti scomparsi, perché ritrovino presto la via di casa. E sapere (forse sono solo ingenuo, ma ci credo) che il Cielo guarda benigno ogni creatura. Ci sono piani incomprensibili di maturazione dell’esperienze, che diventano crescita, che possono (o dovrebbero) portare a porre maggiore attenzione verso tutto il dolore, sotto qualsiasi forma si presenti. Mi piace pensare che i gatti randagi, se incontrano un gatto domestico che si è perso, lo aiutano, lo vedono non come una minaccia, ma come un loro simile che si è smarrito e ha bisogno d’aiuto. Critico internet, quando so di usarlo e non mi pongo fra i “puri” che hanno rifiutato l’uso di un cellulare, con tutte le funzioni avanzate di cui oggi dispone.

Ma, la natura, un gatto, sono spogli di qualsiasi opportunismo, qualsiasi sovrastruttura. Più penso più mi allontano dalla verità.
Verità? Sì, ma quale? Quella dove l’amore non conosce né prezzo né grammatica. L’amore di un gatto che ti sceglie e ti ama, solo perché
così è giusto. Davvero si può credere che un gatto, voluto dal Cielo, amato dall’uomo, non incontri l’abbraccio tenero di uno sguardo dall’Alto? Lo so: non è consolabile per chi vive un distacco non voluto.

È notizia di pochi giorni fa che un micio, insieme con i profughi che attraversavando il mare, si era disperso una volta giunto sull’isola dov’è attraccato il gommone. La bontà di una signora, ha fatto sì che il gatto sia stato da lei preso in custodia, sia stato assistito, sia stata creata una pagina Facebook appositamente per lui; e, cinque settimane dopo, la famiglia pakistana ha potuto riconoscerlo e riabbracciarlo, quello splendido micio bianco. Io non conosco il motivo per cui le cose accadono, anche quelle che ci arrecano disagio e malanimo. Sperando che questo fatto che ha dell’incredibile, possa sollecitare tutti i gatti in difficoltà, a ritrovare presto i propri compagni umani, per dire loro che il miracolo è ogni volta che l’uomo crede nella Creazione. Il gatto dirà che è stata solo una “miciata” quella di allontanarsi. L’amore ha una capacità grandissima… spezzare le catene della logica: rendendo il compito del male arduo fino ad annullarlo. Non si dimentichi la cosa più importante: un gatto ha sette vite!!!

 

Davide

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